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enza roberto
 
L'assenza della scuola d'arte nella sua città natale la porta ad orientarsi verso gli studi scientifici. Così dopo il liceo si trasferisce a Roma dove ottiene prima la laurea in Medicina e Chirurgia e poi la specializzazione in Oncologia Medica, entrambe con lode. Durante il periodo universitario ha continuato a disegnare, creando un personaggio in inchiostro nero di nome Giuditta, una bambina inquietante, introversa e sensibile, sospettosa, ma allo stesso tempo ingenua. Anche durante il periodo universitario si avvicina alla tela e Giuditta si colora, dapprima con l'acrilico. Dopo la specializzazione Vincenza si trasferì in Svezia, nella città di Kalmar dove in pochi anni divenne responsabile regionale della cura del cancro al seno, ma i suoi impegni di lavoro non fermarono la sua voglia di Arte così inizia ad usare acquerelli e colori ad olio.
 
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Attualmente Vincenza è tornata in Italia nella sua città natale, Crotone, dove ha deciso di prendersi una pausa dalla professione medica, dedicandosi esclusivamente alla sua passione artistica, nel frattempo Giuditta è diventata una, nessuno e centomila (cit. Luigi Pirandello) ...donne magre, lunghe e spigolose, con grandi occhi che le rendono spettatrici profonde dell'animo in continua evoluzione, nonostante l'esplosione di colori pop, le "donne" di EnZa appartengono a racconti neri di ingenua follia dove la morte è contemplata come un'ulteriore evoluzione dell'essere.

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